lunedì 26 luglio 2021

AUTONOMIA, ALTERNATIVA E SINISTRA PER IL FUTURO DELLA SICILIA

 



La crisi dell'Autonomia siciliana può essere affrontata da sinistra?

Possiamo anzi dobbiamo chiederci da uomini e donne di sinistra impegnati in Sicilia a costruire, senza infingimenti, un'Alternativa politica e di sistema perché e in virtù di quali logiche ed interessi il sistema delle garanzie autonomistiche è stato prima piegato dai governi regionali, dalle loro maggioranze politiche che si sono via via succedute a interessi di classe, parte e conventicole varie salvo poi scaricare su questo strumento tante, specifiche e peculiari responsabilità che erano frutto di riscontrabili scelte sia personali sia politiche.

Occorre muovere da sinistra per giungere in chiave di classe al superamento di questo teorema centralista, figlio di certe interessate declinazioni politiche, secondo le quali l'Autonomia politica e lo Statuto che ne è lo strumento d'attuazione sarebbero solo e di per sé strumenti di potere delle classi dominanti.

È stato in passato e resta ancor oggi questo un enorme errore di valutazione politica della sinistra siciliana.

Un abbaglio questo tanto evidente quanto pacchiano che ha finito per sostanzialmente sin qui “regalare” la battaglia autonomistica e per l'autodeterminazione delle masse lavoratrici e popolari siciliane ai settori trasformisti e/o di destra.

Occorre, invece, finalmente superare questo errore.

Serve riconoscere, ponendosi in chiara alternativa sia alle forze di uno pseudo progressismo di potere sia a quelle centriste e destrorse, che l'Autonomia siciliana può e deve divenire, se ben utilizzata, prima lo strumento politico per un'alleanza tra lavoratori, contadini, intellettuali e ciò che resta dei ceti medi impoveriti dell'Isola e poi il mezzo per la crescita ed elevazione della nostra società.

Dobbiamo essere in grado di sottrarre all'ampio blocco neoliberista che al suo interno annovera, lo ripeto, pseudo progressisti, qualunquisti e destre varie la battaglia autonomistica tornando a caricarla di senso e prospettiva di lotta per poter giungere a portare a soluzione la Questione Siciliana intesa come grumo stratificato di bisogni ed interessi popolari che dal basso esprimono i bisogni della parte onesta e produttiva di coloro che in Sicilia vivono ed operano.

E' nostro compito farlo e senza più titubanze


Avaja!