domenica 8 gennaio 2017

COME POTREBBERO CAMBIARE LE “FAMIGLIE” POLITICHE EUROPEE?



La notizia politica di oggi è che Beppe Grillo invita i cinquestelle a votare on line sul posizionamento del movimento in Europa. E pone nette quanto inattese ai più tre alternative:
a) restare nel gruppo dell’ EFDD all’Europarlamento ( dove i cinquestelle si trovano, ad oggi,  unitamente all’Ukip di  Farage) 
b) congiungersi all’Alliance of Liberals and Democrats of Europe in sigla,ALDE
c) andare nel GRUPPO MISTO.
Vi risparmieremo i moralismi e le facili giaculatorie sui posizionamenti in Europa dei cinque stelle; ciò che vorremmo qui analizzare è il quadro delle cosiddette “famiglie politiche” nel caso che i militanti cinque stelle scegliessero l’opzione ALDE.
I cambiamenti negli equilibri di forza interni alle “famiglie” politiche europee sarebbero in parte mutati e, in ogni caso, riconsacrerebbero come ha tenuto a dichiarare lo stesso Grillo i “liberali” come “la terza forza politica al Parlamento europeo“.
Tutto ciò finirebbe per creare se possibile una ancor maggiore confusione in seno al Parlamento europeo. A nessuno sfugge e meno che meno a noi che il PES, il Partito del Socialismo Europeo, da tempo ha occupato il “campo” del liberalismo e anzi si è spinto oltre assumendo la rappresentanza del neoliberismo tout court.
Il ritorno sulla scena dei “liberali” con l’afflusso dell’ampio “plotone” dei cinquestelle verrebbe a porre una serie di questioni politiche non indifferenti all’interno dei paludati equilibri parlamentari e politici europei. Vedremo cosa i militanti dei cinque stelle sceglieranno, resta per noi socialisti autonomi e di sinistra di Risorgimento Socialista la necessità di riflettere ancor più prontamente su come sia possibile restituire rappresentanza al socialismo in Europa sia nel perimetro UE che no.
Da tempo sosteniamo di concerto a settori del socialismo spagnolo che sia tempo di separare i destini del socialismo organizzato, militante da quelli delle pattuglie parlamentari che hanno conquistato il PES trasformandolo in una ridotta di quel fallimentare “socialismo blairiano” sconfitto dalla storia e rifiutato dai socialisti, con i testa quelli del Regno Unito.
La nostra proposta è di creare una nuova rappresentanza per il Socialismo in Europa che il compagno Cannizzaro a mo’ di sintesi ha definito EUROSOCIALISMO.
Sarebbe tempo anche a seguito del rimescolamento provocato dalla proposta grillina e dal successivo esito che il loro voto interno provocherà che anche le sinistre socialiste ed  i socialisti liberi dall’ipoteca del blairismo, pensassero a coordinarsi, organizzarsi dato che le nostre analisi, le nostre posizioni, lo scriviamo con piena onestà intellettuale, non trovano piena rispondenza, ad oggi, né nel PES né in quella di quell’ altra famiglia politica europea che è l’EUROPEAN LEFT.
In attesa che Grillo faccia la sua mossa, sarebbe bene che noi socialisti pensassimo ad una comune posizione per l’Europa libera dalle ipoteche neoliberiste in cui si dibatte il PES.


LIBORIO SCIACCA

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