martedì 28 novembre 2023

SOCIALISMO E LOTTA ANTIMAFIA.

 



La lotta antimafia non può prescindere dall’impegno speso e profuso dai socialisti siciliani.

Un impegno, una dedizione quella dei compagni, delle compagne che ci hanno preceduto che è stato, infatti, fondamentale.

Possiamo essere orgogliosi nell’affermare, senza tema di smentita, che sono stati i socialisti, in primis quelli siciliani, a riconoscere la mafia come problema sociale e politico e che sono stati, altresì, i primi a impegnarsi fortemente per combatterla.

Furono i nostri compagni, le nostre compagne a lanciare la prima, risoluta sfida al potere mafioso.

Basta pensare, solo per citare alcuni, a Bernardino Verro o a Giuseppe De Felice Giuffrida e con loro alla nascita di quel movimento schiettamente socialista e siciliano che furono i Fasci siciliani dei lavoratori per cogliere con immediatezza quanto siano legati e imprescindibili il socialismo siciliano e la lotta antimafia.

Terribile, violenta fu la reazione mafiosa. 

Una reazione che poté allora contare sulle complicità di diversi apparati dello Stato sabaudo e liberale nonché sul silenzio omertoso e pesante di molti settori “benpensanti”.

Il risultato fu la sconfitta del movimento dei Fasci siciliani, l’incarcerazione di molti compagni e, ahi noi, l’uccisione di altri.

I mafiosi si illusero, allora, di aver fermato l’azione antimafia dei socialisti.

Sbagliarono e di grosso, infatti, non fu così.

I socialisti e le socialiste siciliani e siciliane mai smisero, infatti, di lottare contro la mafia.

Osserviamo, infatti, il XX secolo e a quanto forte è stato l’impegno socialista antimafia, impegno che è costato ai socialisti siciliani un fiume di sangue innocente.

Un tributo pagato in nome dei propri valori, dei propri ideali di lotta e giustizia sociale.

Guardiamo, inoltre, ai nostri –territori, ai Nebrodi, in cui il Socialismo, al pari di altri territori della Sicilia e no, si mise alla testa del movimento contadino per la terra.

Pensiamo all’azione politica svolta dal PSI (quello fondato nel 1892 e poi definitivamente sciolto nel 1994) e a fine anni Quaranta e all’inizio degli anni Cinquanta del secolo scorso dal compagno Raniero Panzieri.

Una sfida coraggiosa lanciata al latifondo, ai mafiosi, al loro controllo economico e sociale e ai loro amici e alleati.

In questa battaglia i socialisti, pur secondi a nessuno, furono affiancati dai compagni del PCI e, poi, nel tempo, anche dalle organizzazioni politiche della cosiddetta Nuova Sinistra.

Uomini dello spessore di Pio La Torre e di Peppino Impastato lottarono con noi, uniti dalla comune appartenenza al Movimento Operaio e Socialista.

Oggi quel PSI non esiste più, i compagni, le compagne che si riconoscono nei valori del socialismo antimafia e che non li hanno rifiutati, hanno fatto, secondo coscienza, scelte politiche personali varie e diverse.

E, tuttavia, la loro eredità è e resterà viva se continueranno ad onorarla con l’azione con l’esempio.

Questo è il caso del Circolo Socialista Nebroideo Indipendente “Italo Carcione” che oramai due lustri fa volle e realizzò il Premio Antimafia “Francesca Serio”.

Un premio che, non casualmente, decidemmo di declinare al femminile dedicandolo alla compagna Francesca Serio, figlia di Galati Mamertino e di questi nostri Nebrodi.

Nelle diverse edizioni che si sono susseguite abbiamo sempre onorato il Premio senza mai svilirlo o piegarlo a contingenze momentanee.

La lotta alla mafia, alla mafiosità è per noi qualcosa di fondamentale e forti di ciò ci siamo sempre sottratti a polemiche sterili e/o personalistiche che pure hanno attraversato il movimento antimafia.

Con costanza abbiamo sempre parlato alla coscienza della società siciliana non smettendo di porre la mobilitazione antimafia come questione sociale.

La mafia, infatti, impedisce un reale sviluppo per la gente di Sicilia.

Lo Stato repubblicano, costituzionale e di diritto ci ha sempre visto schierati per la legalità dato che la lotta alla mafia è e resta una priorità per i lavoratori e per tutti i siciliani onesti.

Sconfiggere la mafia resta oggi per noi socialisti siciliani un obbiettivo necessario e possibile ma ancora non raggiunto, anche se decisivi ma non definitivi passi avanti sono stati compiuti.

Avaja!

Fabio Cannizzaro

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