Inizia
il lavorio ai fianchi del leader laburista.
Quale credibilita’ attribuire
alla sortita dell’industriale allam che si offre di sostenere e finaziare una
eventuale scissione dei blairisti?
Dopo la democratica affermazione di Jeremy Corbyn alla testa
del Labour Party del Regno Unito, si odono i primi crepiti di guerra, ovvero sembrano
essere partite le “manovre” volte a depotenziare il nuovo leader e soprattutto
la nuova linea politica laburista.
Ecco allora apparire all’orizzonte l’iniziativa di un
milionario, l’industriale Assem Allam che si offre di sostenere economicamente
eventuali deputati che vogliano lasciare il Labour dopo l’elezione di Corbyn.
E’ questa una vera e propria chiamata alla scissione.
Occorre adesso interrogarsi e chiedersi cosa ci sia dietro l’iniziativa
di Allam. In ogni caso, qualunque sia la portata della proposta resta un dato
su cui riflettere, ovvero il fatto che certuni settori del laburismo ,
segnatamente vicini e/o nostalgici della visione blairiana con ogni probabilità
proveranno ad ostacolare comunque il corso corbyniano.
Altra cosa è invece la reale agibilità di una “linea” come
quella evocata da Assem Allam. L’idea di aggregare la destra laburista cioè i blairiani
insieme ai delusi liberaldemocratici è una ipotesi, ad oggi tanto suggestiva
quanto accademica.
Del resto i precedenti non giocano a favore di una simile
ipotesi, dato che tutti ricordano la storia e la parabola dell’oramai scomparso SDP, il Social Democratic Party, fondato nel marzo del 1981 dalla Banda dei Quattro: Roy Jenkins, David Owen,
Bill Rodgers e Shirley Williams, che appunto lasciarono il Labour per tentare
la via della scissione. La fine del SDP, mai divenuto un’organizzazione di
massa, poi confluito nei
Liberaldemocratici, insieme all’altrettanto piccolo Partito Liberale, rende una
scissione a destra, anche volendola definire forzosamente socialdemocratica,
una ipotesi difficilmente accettabile da qualsivoglia settore del laburismo del
Regno Unito.
Detto ciò c’è da giurare che gli attacchi a Corbyn
continueranno e troveranno comunque sostegno finanziario e mediatico in settori
economico-politici spaventati dal rilancio di una politica di sinistra perorata
dal laburismo corbyniano.
Fabio Cannizzaro
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