Sono socialista.
Lo sono stato prima per indole ed inclinazione poi ho maturato,
nel tempo, un mio personale avvicinamento al socialismo gradualista marxista e
ciò è avvenuto come per ognuno di noi in situazioni, condizioni personali che
sempre sono uniche e peculiari.
Tra gli uomini e le donne che ho posto nel mio personale “pantheon”
socialista tra i molti e molte un ruolo di primissimo piano ha sempre avuto
Pietro Nenni.
Nenni rappresenta per me un punto di riferimento sicuro.
Di fronte alle difficoltà, alle asprezze della militanza
socialista, quando sopraggiungono perché sopraggiungono, momenti di scoramento
mi capita talvolta di richiamare alla mente Nenni ed il suo esempio di vita.
In passato di fronte a ingenerosità, tatticismi,
personalismi, piccole fregole o come quando certuni “compagni” violano le
fondamentali regole di correttezza io ripenso sempre ai moniti di Pietro Nenni
e senza cedere il punto tiro innanzi e proseguo condividendo con lui l’idea che
“Il socialismo è portare avanti tutti quelli che sono nati indietro” e che più
che mai oggi occorra sottrarre i nostri valori, i nostri ideali ai piccoli
egoismi, alle micro volontà di potenza di certuni per restituirli alla loro
importante proiezione sociale e popolare.
Quando devo maturare una scelta, ragionare su una possibile
decisione politica sempre mi tornano alla memoria le sue parole: “Meglio
sbagliare stando dalla parte dei lavoratori che aver ragione contro di essi”.
Richiamando alla mente questo semplice ma fondamentale
concetto oriento poi l’eventuale decisione.
Sinceramente credo che per me, per il mio essere socialista
la figura, l’esempio e l’azione politica di Pietro Nenni siano stati un
riferimento fondamentale senza cui, in concreto, non potrei oggi concepire il
mio essere socialista.
Ciò non vuol dire che io abbia condiviso e condivida in modo
assoluto tutte le scelte fatte nel tempo dal compagno Nenni ma del resto
avrebbe poco senso, anche per la qualità dell’uomo, ridurre il suo ricordo a
mera agiografia.
Oggi sono trascorsi 41 anni dalla Tua scomparsa compagno e
noi socialisti tutti avvertiamo forte la tua assenza e io personalmente ora e
qui volevo ringraziarTi di tutto e dirti che avevi ragione e che io non mi
sento vinto perché mai
mi sono dichiarato tale.
Socialismo Sempre!
Fabio Cannizzaro
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